mercoledì 21 agosto 2013

La Elda del Giannelli


Sono tornato da poche ore da una piccola vacanza di Ferragosto con Giovanna.
La novità è che per qualche giorno è venuta anche mia figlia. Famiglia riunita. Non accadeva da un po'.
Mi squilla il telefono. Fra me e me penso-" Non mi hanno nemmeno dato il tempo di posare la borsa."
Avevo dietro solo il cellulare e non ho letto notizie delle nostre zone.....
Al telefono è Giulio Giannelli, lo Scotino, che mi annuncia che sua madre, la Elda, è deceduta a novantotto anni.
Aggiunge che non essendoci stato funerale,la notizia non si è sparsa.
Infatti è così. Mia madre che le sa tutte e mi telefona non appena accade qualcosa, non mi ha detto niente.
Giulio mi manda una foto della mamma.
Concordiamo insieme di metterla su Molina mon amour.
Un molinese che abbia ormai raggiunto cinquant'anni, tanto stia ancora in paese o a New York, non può non ricordarsi della Elda.
Sveglia e gentile, vendeva pannina sulla piazza, insieme a Luciano del  Giannelli, il marito, scomparso presto. Giulio mi ricorda al telefono che aveva appena sessantadue anni.
Davanti a quel negozio, col bancone lungo e i metri in legno per le stoffe, accanto alla latteria di Pippolino, noi bimbetti disegnavamo "la settimana"; e la sera dopo lo studio giocavamo aspettando l'ora della cena, saltellando da un settore all'altro cercando di non "bruciare".
Poi il negozio si trasferì nei fondi dei palazzi nuovi, di là dalla strada e lì arrivò da fondo borgo la barberia del mio babbo.
Si può dire che la Elda abbia vissuto una bella fetta della sua vita sulla piazza. E poi chi non ricorda la Mini Minor station wagon (una rarità) del marito, parcheggiata davanti al negozio. Un segno distintivo della loro presenza.
Morto Luciano, Elda prese la patente (in vecchiaia, si direbbe) e cominciò a guidare con slancio una Daf. All'epoca una delle poche auto col cambio automatico.
Andava che "sembrava pagata".Una volta, per caso, l'ho incontrata fra Montecatini e Lucca sull'autostrada ed ebbe anche il tempo di salutarmi, dopo che io in sorpasso continuai a strimpellare il clacson finchè non si accorse di me.A me pareva già anziana, saranno passati trent'anni.
Oggi a novantotto anni ci lascia e noi la salutiamo con affetto..
La foto che mi ha inviato lo Scotino sarà quella che starà sulla tomba.
Giulio mi ha  anche raccontato, che nell'attardarsi al cimitero fra le tombe, in quel pezzetto di terra, ha ritrovato un paese intero.
Gli dico che anche io ogni tanto passeggio fra le tombe dei molinesi, in silenzio.
E che respiro  si sente, girando in quei vialetti. E che serenità.
L'occasione, sempre,  è quella di salutarli tutti insieme......
g

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