martedì 28 agosto 2012

Partite. Piazza di sopra e Piazza di sotto.

Ritti:Michelone, Bugnino, Tordo, Giorgino, Trisecco,Gabriele, Simone, Tonfo (dietro).
Sotto:Pippo, Vangioni,Angiolino,Cristiano,Saurino

Ritti:Guglielmo, Cecio,Marchino,Salvini, Maurizio
Sotto: Lorenzo, Ogliaretto, Valerio,Speggiorin, Rocchino.

domenica 12 agosto 2012

Edizione straordinaria. "Ohi paisà"

Voglio raccontarvi la storia del detto "Ohi paisà".
Se ricordate "Pipo o greppia", questo modo di dire è la sua conseguenza.
A me è venuto in mente, dopo un lavoretto fatto in casa non finito bene.

Se il terzo di mano a briscola, quando spacca col carico da undici, esclama con forza, "o pipo o greppia", sostituendo il più usato "o la va o la spacca", e nel giro di un attimo scopre che il quarto ha un briscolino piccolo, un due o un quattro e fa sua la mano; bene, colui che con veemenza aveva fatto qell'esclamazione colorita, corteggiando la fortuna, dopo il fallito tentativo si avvierà immediatamente ad esclamare-" ohi paisà" come dire, è andata male, anzi ,come meglio dire, "mi hanno fatto male" (l'ho preso in quel posto...)
Appunto, ohi paisà! è un esclamazione di dolore, che a Molina si usa quando qualcosa va e/o fa male.
Veniamo allora alla breve storia.
Il protagonista lo chiamiamo per convenzione Martello
Durante il passaggio della guerra il nostro protagonista, viaggiava per il paese felice di veder passare sotto i suoi occhi le grandi jeep degli americani che erano venuti a liberarci dai tedeschi e da Mussolini. A Molina si era insediato il comando americano, in villa Questa per la precisione. Martello era un po' tarullo, di quei ragazzi lontani dall'esser scaltri. Di quelli che credeva a tutto e a tutti davano retta.Un giorno, un americanone infoiato attiratolo nella sua tenda con la scusa delle sigarette, lo sodmizzò senza mezzi termini ( sì sì, avete capito bene, gliele mise proprio in quel posto..., inutile fare tanti giri di parole).
I "liberatori" avevano in uso di chiamare i nostri ragazzi Paisà; da lì il noto film di Rossellini, girato anche alla villa Roncioni di Pugnano. Ma anche i nostri ragazzi usavano rispondere con la stessa esclamazione.
-" Salve paisà... com'è paisà ... hai una sigaretta paisà"
Martello non immaginava che quel giorno l'americano, anzichè regalargli cioccolate e sigarette,come spesso accadeva, mirasse invece al suo didietro. E l'ottenne, con le buone o con le cattive. Nessuno ha mai saputo la dinamica tecnica dei fatti, ma così fu. Le sigarette dopo...
Il giovane che aveva subito quella brutalità durante la guerra, non era stato né il primo né ultimo; e poi, chi se la sentiva di andare al comando americano a denunciare che il tal militare, di cui non si sapeva il nome (forse Paisà!?), aveva fatto violenza su un figlio o un conoscente. Purtroppo la guerra aveva talmente alzato il livello di percezione e accoglienza della violenza, che certi accadimenti, rientravano nella norma e allora, la si chiudeva lì....
Martello quindi,non potè che gridare per il dolore e poi raccontare la storia in giro, più come fatto di cronaca che come denuncia. Addirittura facendo diventare l'episodio, in sè ributtante, una gag comica da tramandare. E così è stato.
Nel tempo quando in paese, qualcuno che sapeva la storia, lo incontrava e gliela faceva raccontare, alla domanda-:" O Martello, ma te mentre stavi sotto, cosa gli dicevi...?"
Lui candidamente rispondeva-:"Ohi paisà, ohi paisà!!!"
Appunto. Come trovare un briscolino all'ultimo di mano dopo aver "spaccato" col carico di undici...
Si prende nel culo, sempre.
E allora viene normale dire... Ohi paisà!
g

martedì 7 agosto 2012

Chiuso per ferie. A scrivere il librino di raccontarelli, zitto zitto. Buone vacanze.

Edizione straordinaria:il Buzzigoli

Ci ha lasciato il Buzzigoli, un piovuto ben integrato.
Arrivò nei primi anni settanta e capì subito "come si portava il cappello", in un paese a cui non c'era niente da insegnare  ("perchè i libri arrivavano anche da noi", come spiegai con garbo, quando avevo diciott'anni, ad un architetto piovuto che pensava di farci lezione, nella sede dei comunisti in fondo borgo).
Beppe non ha mai pensato di fare lezione a nessuno e questa è stata la sua forza; anche se quando parlava era professorale.
Si impegnò con la Polisportiva, poi da indipendente nel Partito Comunista.
Da ultimo si era appassionato con altri a recuperare la memoria del paese.
Sempre in punta di piedi, con quel fare cortese di uno che era nato e cresciuto a Torino; aveva sposato una meridionale brava e colta (sua moglie Annamaria era cardiologa affermata) e aveva deciso di vivere in Toscana. Due figli, Emma e Giovanni, oggi grandi e belli.
A lui mi lega un ricordo indelebile.
Il 25 aprile del 1995, ero Sindaco da un giorno.
Avevo promesso che se fossi stato eletto, la prima cosa che avrei fatto sarei andato alla Romagna, sul luogo dell'eccidio nazifascista, a rendere omaggio ai martiri.
E così feci. Mi ritrovai fra i monti di Molina, sotto una pioggia battente, con i maestri di popolo Tonfo ed Eugenio di Buba e col Buzzigoli che teneva l'ombrello. Con me c'era anche Alberto Grassi, il mio grande autista, che da quella mattina, in nove anni di Sindaco, non mi ha abbandonato un minuto..
Ci rammaricavamo del fatto che in una data così importante come la festa della Liberazione dal fascismo, in quel luogo simbolo per le nostre terre non ci fosse nessuno a fare memoria.
Nacque lì, in quell'istante, nella testa del Buzzigoli l'idea delle Storie e della memoria da tramandare.
Nacquero i "Testimoni del tempo" e "il Progetto Memoria " del Comune, che ormai coinvolge tutte le scuole del nostro territorio.
Oggi, alla Romagna, il 25 aprile è ricordato da tanti ragazzi.
Perchè solo con una grande memoria collettiva, si costruisce un futuro migliore.
Grazie Beppe Buzzigoli.
25 aprile 2012

g

lunedì 6 agosto 2012

Edizione straordinaria: infradito

Le infradito hanno compiuto 50 anni.
E noi " le ciabatte col dito" le portavamo già allora; insieme al maestro di popolo Pioviscolo il panaio, che è stato il capostipite di questa moda.
Alle Covinelle. Il Bellini di Pugnano, Io con infradito eil nipote del Gambini, Gianluca.
La bimbotta è la Matilde della Loise e Walter

domenica 5 agosto 2012

Edizione straordinaria: Ragazzi di vita in gita aziendale.....

Piombino, si parte per l'Elba

Relax

Gelatino
Cavo

Veliero
Claudio

Gianpaolo

Antonio

Gabriele
Tutti a casa... e alla prossima.

Filastrocca per la via...


Sulla strada per Ciapino
mi diceva un dì un topino
"ci sarebbe da asfaltare
un pezzetto niente male;
il curvone appare liscio
evitiamo questo rischio,
che poi è quello di sbandare
e finir per farsi male;
e poi dato che ci siamo
fino in fondo l'abbelliamo?"
Ma i "Signori residenti"
che dall'alto guardan giù
han mostrato presto i denti
"Cosa fate allor quassù?
Le zanelle son sconnesse
e i tornanti... che scommesse!
non parliam delle barriere
danneggiate le lamiere,
e la sosta è ormai selvaggia
par il parcheggio di una spiaggia.
Poi ci sono i corridori
che fra tutti son i peggiori
E allora usiam la testa
ingaggiando una protesta:
ci asterremo dal mangiare
nientemeno che il caviale,
e se subiremo un danno
smonteremo dal cavallo
E se poi non vinceremo
lo champagne... più compreremo!"
La morale del sonetto,
un pensiero originale
è riassunta in questo detto
di memoria popolare
"Se vuoi far dispetto a Cristo
vesti un povero da ricco"
Questo qua è il ragionamento:
se sei Conte lo sei dentro,
se sei ricco ed arricchito
compri tutto, mai il sorriso!!!!!!

sabato 4 agosto 2012

Eccidio della Romagna


Domenica 5 Agosto
68° anniversario dell'Eccidio della Romagna
presso il monumento alle "Focette"

Comitato Interparrocchiale
Comune di San Giuliano Terme
Amministrazione Provinciale di Pisa