lunedì 28 novembre 2011

Alle Covinelle 1978


Un abete alle Covinelle carico di ragazzotti cresciuti; uno di questi giorni sono andato a ricercarlo....l'abete e non l'ho trovato più. Hanno tagliato anche lui......Sull'albero ci siamo, io, antonio il tordo, il pippolo, moreno paolini detto stipa, oggi scienziato, andrea galletti a cui auguro di essere sereno e il guidotti.
La foto è del 1978. L'autore è Claudio, lo straniero.
Eccolo qui sotto oggi, sempre bello come il sole e pare non abbia mei smesso di guardarci.
A tutti un grande abbraccio.
gs

lunedì 21 novembre 2011

1961. Omaggio alla mia mamma.


Questa foto è del 1961, scattata il giorno del matrimonio del mio zio Beppe e la Neva.
La Piera aveva 27 anni.

domenica 20 novembre 2011

1 Raccontarello della Domenica: L'australiana....

Questa è una storia vera e fantastica allo stesso tempo, come tutte le storie.
Se la ragazza di cui si parla fosse australiana non sono sicuro, ma questo rende comunque  più "snob" il raccontarello;
di certo ho in mente la manata di farina.......


C'è a Molina un gran signore, stimato e rispettato da tutti; abita da sempre, una bellissima villa ai margini del paese.
Le ville gentilizie del lungomonte Sangiulianese sono un pezzo di storia pisana.
Il signore è conosciuto da tutti: aria nobiliare,educazione, gentilezza raffinata, attaccamento alle radici della sua terra e al  popolo, che ha sempre rispettato con grande affetto e classe, differenziandosi per questo da molti suoi pari della zona.
In gioventù, come tutti i giovani benestanti, ha girato il mondo in lungo e in largo.
Un bel giorno, erano gli inizi degli anni settanta, portò a Molina una bellissima fidanzata inglese che di lì a poco sposò. La bella donna gli ha dato due figli, un maschio e una femmina; che oggi sicuramente avranno passato tutti e due i trent'anni e spero stiano bene, ovunque essi siano.
All'epoca, finita la scuola, agli inizi di Giugno, arrivava alla villa,  una baby sitter inglese (ogni anno diversa) a cui venivano affidati i bambini per tutto il periodo delle vacanze estive.
Noi giovinastri  ci divertivamo ogni anno a "dare i voti alle baby sitter di turno", che onestamente non sono mai state eccellenti dal punto di vista estetico;qualcuno, qualche volta ha anche provato a fare anche il "gallaccione" con loro, ma senza lasciare ricordi particolari.
Un anno però, accadde una cosa particolare: alla villa arrivò una baby sitter australiana, alta un metro e ottanta, bionda e "discreta".... E subito scattò la caccia alla cangura......
Al bar non si parlava d'altro e tutti anche i meno interessati all'argomento, finivano per essere mossi dalla curiosità. L'australiana teneva banco e piano piano tutti avevano cominciato a studiarne le mosse.
Ad ogni scoccar di mezzogiorno, in piena estate, la ragazza attraversava  la piazza per andare a prendere il pane e tutti i giorni noi studenti nullafacenti, finiti gli esami (chi li aveva dati) aspettavamo il passaggio sulle panchine, studiando possibili approcci. Qualcuno ci provò senza risultato; l'australiana pareva inespugnabile. La  faccenda diventò oggetto i discussione continua ed elemento di scherno al bar di Bruno della botteghina.
 I più vecchi ci canzonavano dicendoci che, quando "la bionda" fosse tornata a casa, sarebbe state costretta a raccontare, che in quel paesino non c'erano ragazzi "svegli", dandosi poi di gomito. Altri più eplicitamente dicevano che eravamo una ciurma di "non trombanti" e questo colpiva duro e nel mucchio.
Bisognava farla "capitolare", questa era diventata la missione. Chiunque l'avesse portata una sera in Versilia a fare anche solo una passeggiata, raccontando dopo qualunque bugia, avrebbe costruito la vittoria di tutti. E il riscatto...!
Una notte, era tardissimo e  parlavamo della ragazza seduti sulle panchine sotto i platani, nel caldo soffocante dell'estate; di fondo borgo apparve Pioviscolo il panaio, che sentendo l'argomento messo al fuoco, prima fece una serie di eccellenti apprezzamenti sulle parti anatomiche della baby sitter e poi lanciò  la sfida. -"Boni a nulla, chiacchieroni, incapaci anche solo di chiedergli il nome, scommettete che io domani gli tocco il culo?".
Lo prendemmo parecchio in giro, ma Piovi era uomo di parola,orgoglio e passioni e insistette nella sfida.
-"E come potremo essere sicuri che l'avrai fatto davvero?"
-"Abbiate fede e vedrete, la prova sarà lampante."
L'indomani piazzati sulle panchine eravamo in numero superiore alla media. Ovviamente si era sparsa la voce
"Piovi vuol toccare il culo alla baby sitter, quella inglese.... no australiana, ma fa lo stesso. Quella col culo bello, per capirsi" Ormai al bar lo sapevano tutti...
A mezzogiorno come tutte le mattine, l'australiana, short e magliettina attraversò la piazza..... e dopo un quarto d'ora la vedemmo ritornare su, dal fondo borgo, dov'era il forno di Pioviscolo, davanti Le Covinelle.
In silenzio la guardavamo arrivare bella e procace, come sempre.... e all'attraversar della strada, all'altezza dei platani, non appena si accinse a metter piede sul marciapiede, un'immagine spettacolare e indimenticabile colpì i nostri occhi increduli e fece scattare un applauso sincero e grida di festa .
Tutti in piedi sulle panchine, viva Piovi". Evviva per tutta la vita.
La mano lesta e birbante del panaio tuffata nel sacco della farina, eludendo lo sguardo sempre attento dell'Ogarita sua moglie che lo conosceva bene, aveva lasciato l'improta sul gran culo della ragazza senza che lei facesse una piega ( la leggenda racconta che non gli sia dispiaciuto, ma qui abbiamo ragione di credere che il racconto del panaio fatto e rifatto negli anni si sia un po' troppo allargato).
La "bellissima" attraversò la piazza con la prova provata in bella evidenza.: l'impronta di farina sul culo.
Pioviscolo abbandonato il forno ci raggiunse in tutta fretta.. Ciabatte "col dito",  pantaloni rovesciati, scamiciolato come sempre, gridò- "Ragazzi..... ora pagate la scommessa al barre......e imparate!
Che Dio, se c'è, preservi "Ernesto Petri detto Pioviscolo" ovunque esso sia.
Ernesto Petri detto Pioviscolo

giovedì 10 novembre 2011

1. Una foto da raccontare

La data dietro questa foto, che ho ritrovato ruffolando in una valigiona verde, dice 17 Settembre 1976, più di 35 anni fa. Siamo alle Covinelle sul palco della Festa dell'Unità, organizzata dalla sezione del Partito Comunista Italiano del Lungomonte di San Giuliano Terme.
Nella foto si riconoscono: coi ricciolini l'Antonietta della Franca, dietro di lei la Simonetta di Bruno di Brandino, poi io e dietro Alessandro della Eva "il topino"; dopo l'Antonella del Bucchioni e la Brunella, nipote del Vanni e sorella della Simonetta, mezza tappata dal foglio; in primo piano Maurizio della Nide di Pippolino.
Alle chitarre, Claudio "lo straniero" (bellissimo) e Carlo il Boccacci che ancora oggi (e bene) allieta le serate al mondo intero.Quello che impugna il microfono puntato alla chitarra di Claudio ( non si vede il viso purtroppo) è Maurizio del Tonfo e poi Iacopo di Santi, seduto e dietro a tutti praticamente mezzo rimpiattato il Guidotti.
Preparammo a lungo quella serata, facendo le prove nella sezione del Pci in fondo borgo, che era praticamente diventata il luogo di ritrovo di tanti ragazzi. Il Tonfo ci aveva fatto entrare anche un tavolo da ping pong.
Cantammo molte canzoni, cosiddette " di lotta"; quelli sono stati anni di irripetibili di passioni politiche che hanno coinvolto tutti , nessuno escluso.
Cantammo anche "Primavera di Praga" di Guccini, sostenendo dal palco che L'Unione Sovietica a nostro avviso non era un paese propriamente democratico. Lo dicemmo piano e con un po' di pudore, ma avemmo il coraggio di dire una verità che in molti ormai pensavano; e lo dicemmo a una festa dell'Unità. Anche se si era in pieno compromesso storico di Berlinguer (l'anno dopo le BR avrebbero ucciso Aldo Moro) e "nell'emergenza democratica", a qualche "dirigentone" non paesano  presente, la cosa non andò giù e a rimetterci furono i bravi comunisti molinesi che rimediarono un gran bello zuppone (come usavano fare allora). Io che ho continuato per tutta la vita a occuparmi di politica ho rievocato la famosa zuppa ridendoci sopra, tante e tante volte, con Eugenio Del Genovese e il Grande Tonfo che oggi ci hanno lasciato, ma anche con Igino l'Ulivieri che è vivo e vegeto e il Moriani, giovane dirigente comunista ma a noi legatissimo.Noi giovinastri dell'epoca, belli e impossibili non facemmo una piega e di lì a poco quel gruppo lì, con altri più grandi di noi, fra cui il Bui,  il Giannelli, ma anche Paolo Del Rosso, lo stesso Moriani e chi volle aderire, metttemmo in piedi il mitico "Gruppo 76" e cominciammo a pubblicare un giornalino, che qualche scompiglio politico lo mise.
Quell'esperienza durò una stagione breve, ma quelle amicizie vere e quei giornalini ciclostilati qua e là, il sabato notte, in piena libertà, ancora oggi sopravvivono e non è poco......
gs
Primavera di Praga, F. Guccini

domenica 6 novembre 2011

La IV elementare di Noela

foto IV elementare
quarant'anni

Noela mi ha inviato due foto; sono troppo belle per farle aspettare
Quando le ho viste, mi si è aperto il cuore.
Molti dei bimbetti sopra si può dire che li ho visti crescere......sulla piazza del paese.
La nascita di Noela è rimasta impressa nella mia mente, sembra ieri. Per anni ero stato l'unico nipote "e maschio" si usava dire, di Neri; nonostante avesse quattro figli.... Era Ottobre nel 1971, avevo tredici anni  e arrivò attesa con gran piacere di tutti, questa bella bimba, figlia di Sandra e Ciaccino, fratello della mia mamma. Gli fu messo un nome molto particolare e bello, sicuramente identificabile fra i tanti, che a qualcuno parve stravagante.
La vita è troppo bislacca per essere presa sul serio fino in fondo; ma quanto ci si mette può farti imboccare strade che non penseresti mai potrebbero allontanarti  da qualcosa a cui tieni. E quando ti volti è ormai tardi  per capire come mai sei così distante; e le ragioni possono essere mille....in fondo non è altro che questo: "la vita che scorre nel corso del tempo", come ci ha insegnato Wim Wenders il regista tedesco.
Queste foto però sono importanti per la mia memoria,  le mie radici, i miei affetti mai sopiti e per un pezzo di storia di Molina.
Un bacio a Noela, oggi mamma felice a tutti quelli che ha intorno a sè e un saluto ai ragazzi della foto;
alcuni che continuo a incontrare, altri che non so proprio dove siano finiti.

Ecco i nomi:

La maestra Annamaria Locchi, Yula Cecchini Matilde Sanguigni, Cinzia Gabbriellini,Noela Corti, Sara Felici, Gaia Bacci,Federica Petri, Valentina Marchisio, Federica Rognini e Marina Bianucci.
La formazione maschile da sx:
Tiziano Biagi, Stefano Gabbriellini, Carlo Barbuti, Gianni Rebecchi, Russo Antonio.