giovedì 10 novembre 2011

1. Una foto da raccontare

La data dietro questa foto, che ho ritrovato ruffolando in una valigiona verde, dice 17 Settembre 1976, più di 35 anni fa. Siamo alle Covinelle sul palco della Festa dell'Unità, organizzata dalla sezione del Partito Comunista Italiano del Lungomonte di San Giuliano Terme.
Nella foto si riconoscono: coi ricciolini l'Antonietta della Franca, dietro di lei la Simonetta di Bruno di Brandino, poi io e dietro Alessandro della Eva "il topino"; dopo l'Antonella del Bucchioni e la Brunella, nipote del Vanni e sorella della Simonetta, mezza tappata dal foglio; in primo piano Maurizio della Nide di Pippolino.
Alle chitarre, Claudio "lo straniero" (bellissimo) e Carlo il Boccacci che ancora oggi (e bene) allieta le serate al mondo intero.Quello che impugna il microfono puntato alla chitarra di Claudio ( non si vede il viso purtroppo) è Maurizio del Tonfo e poi Iacopo di Santi, seduto e dietro a tutti praticamente mezzo rimpiattato il Guidotti.
Preparammo a lungo quella serata, facendo le prove nella sezione del Pci in fondo borgo, che era praticamente diventata il luogo di ritrovo di tanti ragazzi. Il Tonfo ci aveva fatto entrare anche un tavolo da ping pong.
Cantammo molte canzoni, cosiddette " di lotta"; quelli sono stati anni di irripetibili di passioni politiche che hanno coinvolto tutti , nessuno escluso.
Cantammo anche "Primavera di Praga" di Guccini, sostenendo dal palco che L'Unione Sovietica a nostro avviso non era un paese propriamente democratico. Lo dicemmo piano e con un po' di pudore, ma avemmo il coraggio di dire una verità che in molti ormai pensavano; e lo dicemmo a una festa dell'Unità. Anche se si era in pieno compromesso storico di Berlinguer (l'anno dopo le BR avrebbero ucciso Aldo Moro) e "nell'emergenza democratica", a qualche "dirigentone" non paesano  presente, la cosa non andò giù e a rimetterci furono i bravi comunisti molinesi che rimediarono un gran bello zuppone (come usavano fare allora). Io che ho continuato per tutta la vita a occuparmi di politica ho rievocato la famosa zuppa ridendoci sopra, tante e tante volte, con Eugenio Del Genovese e il Grande Tonfo che oggi ci hanno lasciato, ma anche con Igino l'Ulivieri che è vivo e vegeto e il Moriani, giovane dirigente comunista ma a noi legatissimo.Noi giovinastri dell'epoca, belli e impossibili non facemmo una piega e di lì a poco quel gruppo lì, con altri più grandi di noi, fra cui il Bui,  il Giannelli, ma anche Paolo Del Rosso, lo stesso Moriani e chi volle aderire, metttemmo in piedi il mitico "Gruppo 76" e cominciammo a pubblicare un giornalino, che qualche scompiglio politico lo mise.
Quell'esperienza durò una stagione breve, ma quelle amicizie vere e quei giornalini ciclostilati qua e là, il sabato notte, in piena libertà, ancora oggi sopravvivono e non è poco......
gs
Primavera di Praga, F. Guccini

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