domenica 24 giugno 2012

Alvaro Rognini e i fratelli Pettersson

 Da sinistra, Romeo Andreotti, un fratello Pettersson Gosta, il secondo, Beppe del prete, Alvaro, terzo e quarto fratello.
Accosciati, Romeo il mio babbo, Gianni Parenti il nipote di Beppe e un suo amico lucchese.

Questa foto è del 1971, a Ciapino. E' stato tanto tempo in bottega di mio padre; poi era sparita. La Piera l'ha ritrovata ( era tanto che la cercavo) e mi ha telefonato subito. ( La Piera è diventata, in vecchiaia, giornalista di molinamonamour!!! la stoffa l'ha sempre avuta, anche se celata...).
Il 1971 è l'anno della svolta per il medico condotto a Molina. Arriva da Casciana Alta di Lari, il dottor Alvaro Rognini e si affianca ad Antonio Bardini, anche lui medico a Molina. Tutti e due si spartirono allora,  l'eredità del più grande di sempre: il dottore per eccellenza del paese: Giovanni Battista Bartalena. Il medico di tutti.
Così come Coppi e Bartali, e Merckx e Gimondi o la Juve e l'Inter, il popolo si divise, ma lo fece  serenamente. Il fine era la sanità pubblica, mica c'era da organizzare il tifo. Alvaro era un eclettico.... giovane e sposato con "la Luciana",  due bellissimi figli, Fredy e Checco, oggi medici tutti e due e una terza nascita in arrivo. La Chica nacque nel mese di luglio del 1971 nell'appartamento del Lazzeri sotto casa mia in piazza, dove Alvaro si era trasferito appena arrivato in paese. In seguito darà il via all'impresa della sua bellissima casa a Pugnano, dove oggi abitano tutti e tre i suoi ragazzi ( a cui voglio bene anche se non vedo mai... mi sono cresciuti in casa).
Alvaro pittore, foto inviatami dalla bellissima Chica
Alvaro amava anche dipingere e lo faceva molto bene. Il Comune di San Giuliano negli anni novanta gli dedicherà una mostra. Ero assessore alla cultura e vado fiero di quella iniziativa di grande qualità.
All'epoca, all'inizio degli anni settanta, era anche medico sportivo della Ferretti, una squadra ciclistica. Ricordate le cucine Ferretti di Capannoli? E per finire il dottore faceva parte anche del consiglio dell'ordine dei dottori.
Il 1971 per il ciclismo della Ferretti fu un anno importante. Gosta Pettersson aveva vinto il Giro d'Italia e Alvaro era stato al seguito dell'impresa.
Quell'anno Merckx non aveva partecipato al giro, per preparare bene il tour de France e il Campionato del mondo e Gosta ne aveva approfittato. Senza il Cannibale imbattibile, lo svedese aveva messo tutti gli italiani in fila.
Alvaro era al settimo cielo e decise di invitare i fratelli scandinavi a Molina. Organizzò un pranzo a Ciapino. Mio padre fu fra gli invitati. I Pettersson, Gosta, Tomas, Sture e Erik furono gentilissimi e si fecero immortalare "senza tante seghe". Ai tempi d'oggi sarebbe impossibile. Immaginate voi, diritti d'immagine, televisivi, sponsor, tutto degenerato. La foto stazionò in bottega di Romeo finchè non smise di lavorare.
 Ma la vera star di quei tempi, fu il grande Alvaro Rognini, che fece respirare a Molina un pezzo di sport internazionale.
A lui è dedicato questo ricordo indelebile.
gs

3 commenti:

  1. Grazie 1000 Gabriele!!Ti voglio bene anche io...di più però alla Piera....mi perdonerai?!

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  2. sei perdonata. io ripartisco il bene con gli altri due ragazzi.
    gabri

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  3. Gabriele stai facendo una bellissima cosa per tutti noi che siamo lontani

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