lunedì 18 giugno 2012
La via nova, anni cinquanta
Questa foto è sicuramente prima del 1960.
Ci sono gli appartamenti del Trolle, sulla sinistra, ormai storici. Dove ora sta Topino e altre famiglie e dove stava Pottella.
Non c'è ancora la casa che fece costruire il Cecchi, l'anno delle olimpiadi di Roma, appunto nel sessanta. C'erano i cerchietti olimpici sulla porta d'entrata. Non so se ci sono ancora. La casa è poi stata abitata dal Popi e Maria Paola e adesso da una ventina d'anni e più, ci abitano Mauro il macellaio e la Graziella, i suoi figli Luca e Carlo, le mogli e tutte le bimbette.
Non c'è ancora la banca (ora posta), e non ci sono le case sulla destra. Si intravede solo la scala della casa del Fogli, ora di Lino il panaio e anche se non si vede, c'era già la casa dove ora sta il Borbotti ed allora si diceva del colonnello; con un canone che abbaiava come un ossesso ogni volta che si passava di lì. Poi nient'altro. Non ci sono i palazzi sulla strada, che tolsero prospettiva al paese purtroppo, e non ci sono le case di Giovanni della Noemi, di Bruno di Brandino, di Pierino il Di Bugno e dei Moretti.
Sull'angolo in fondo a sinistra, il mitico Manlio e la panna ( con gli affolcibili cricio, cricio-verdi), trasferito dalla piazza e rimpiazzato dalla botteghina di Bruno.
Una bellezza d'altri tempi, da non dimenticare.
g
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