Mi hanno richiesto di mettere in prima linea questa storia.
E siccome son passati tanti anni.
Eccola.
Qualcuno mi ha chiesto di raccontare la storia dei
licaoni.
Ricordate i licaoni , lo sci-club e la Polisportiva Molinese?
Quante risate.... e quante litigate. Ci "guastammo" forte e con
qualcuno rompemmo amicizie cariche d'affetto. Ma così fu, purtroppo. Era la
metà degli anni ottanta circa.
Ripensata oggi quella vicenda a quasi trent'anni di distanza, non mi piace
raccontarla e non la racconterò.
Chi la sa, la sa. Chi non la conosce, meglio così, non perde niente.Fccio solo qualche considerazione.
La politica, l'unica cosa per la quale potrei davvero scontrarmi con forza,
quando devo affermare idee nelle quali credo fortemente, non c'entrava nulla.
Pensate un po'.
Fu una storia di poco conto, che divise su cose futili e non fece bene a
Molina. Oggi lo posso dire con cognizione di causa. E se non fosse accaduta,
sarebbe stato meglio anche per il futuro della Polisportiva ( si trattò appunto
di una discussione in seno allo sci-club della polisportiva molinese),
indipendentemente da dove stava la ragione, che si sa, non è mai tutta dalla stessa
parte.
Allora ero molto manicheo e non tolleravo imposizioni (che pensavo di aver
subito), altri erano come me, convinti di non darla vinta a nessuno. Molti ci
rimasero in mezzo. Chi intendeva "imporci qualcosa",i comandanti di
allora, dal loro punto di vista lo facevano di certo, per il bene del paese,
almeno così continuo a sperare; ma secondo me ( e quella allora, non fu solo la
mia opinione) con metodo sbagliato e poco coinvolgente.Ci scontrammo rimanendo
alla sfera dell'invettiva, come se in palio ci fosse chissà cosa.....Un
duello....
Vista oggi, fatico a riconoscerne le ragioni di fondo.
Certamente io reagii con la veemenza che mi ha sempre contraddistinto e
"aggregai contro", inventando con altri fra cui spiccava Leandro del Sega,i mitici licaoni; un po' per ironia
(erano i mitici animali che attaccavano in branco) e un po' per fare incazzare
i nostri antagonisti.
Nel corso del tempo, con molti di quelli con cui discussi, ho avuto modo di
chiarirmi.Con alcuni dopo pochi giorni, con altri dopo mesi. Con altri ancora
non ho più ricomposto la frattura e mi dispiace. Ma sono quasi passati
trent'anni, allora ne avevo sì e no venticinque e oggi ne ho più del doppio; e
anche con chi non mi sono mai chiarito, ora allungo la mano per stringergliela,
con un atto di pacificazione unilaterale, che non obbliga alla reciprocità.
Perchè come dice il poeta:"il tempo e l'età aiutano a cercare la
pace". Io l'ho trovata da un po' e di "nemici" non ho più
bisogno, nemmeno in politica, figuratevi un po'.
E pensieri cari a chi di quella storia fece parte e non c'è più e lunga vita a
chi c'é ancora.
E un ricordo particolare ad Alberto il Bucchioni, che lavorando in Madagascar e
parlandocene ( prometteva tutte le volte a Rampola che quando sarebbe tornato
la volta dopo, gli avrebbe portato, un maschio), ci ispirò la scelta dei
licaoni.
La Susi mi ha ricordato ( e io lo scrivo) che il suo babbo, oltre che il
licaone a Rampola, prometteva ai più vecchi anche una polverina... una sorte di
viagra africano, che avrebbe fatto vedere le stelline.....E tutti a chiederlo e
lui a prometterlo.... Chissà se a qualcuno è toccato.